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Risvegliare la P.e.r.l.a. che è in te

Che tu sia uomo o donna vittima di violenza puoi sempre risvegliare la P.E.R.L.A. che è in te...

E' questa l'idea progettale originaria che, come già anticipato nell'articolo precedente (https://www.osas.tv/single-post/2018/02/07/La-violenza-e-la-Perla-%C3%A8-possibile-andare-oltre-lo-sportello-psicologico) sta prendendo una forma concreta per mano di Sonia Dionisi e Flavia Margaritelli che vogliono farsi portavoce di questo nuovo modo di fare intervento.

Il gruppo di lavoro ha ideato un protocollo di intervento per le vittime di violenza e sta procedendo con l'affinare ulteriormente il percorso metodologico nello sviluppo di un vero e proprio Protocollo Espressivo della Resilienza per Liberarsi dall’Aggressione.

Il progetto consiste nell'applicazione di un protocollo ideato per liberarsi dal trauma subito a seguito di un’aggressione e rivolto alle vittime di violenza psicologica, sessuale, fisica, sociale, domestica, lavorativa, scolastica nel caso in cui non riescono a creare un contesto favorevole per lo sviluppo di nuovi progetti di vita.

Le ideatrici hanno messo a punto una tecnica professionale articolata con una batteria di strumenti, nuovi e/o applicati in altri contesti, mettendoli al servizio di un protocollo adatto alle vittime, dirette e indirette, di contesti violenti e aggressivi per effettuare un monitoraggio e intervento di sviluppo resilienza.

Il programma di presa in carico di uomini e donne si svolge in 6 tappe, in un arco di tempo flessibile dai 3 ai 6 mesi in base a riferimenti metodologici scientifici e rigorosi (per le fonti: il modello a sei fasi a cui si fa riferimento muove le proprie riflessioni da “ Promuovere la resilienza “individuale sistemica”: un modello a sei fasi. Numero Monografico Psicobiettivo Matteo Selvini, Anna Maria Sorrentino, Maria Chiara Gritti, Copia spedita alla Rivista, 1 ottobre 2012).

Il protocollo P.e.r.l.a. utilizza i seguenti strumenti :

Test di misurazione della resilienza, mandala delle stagioni (copyright Dionisi), musicoterapia e test di personalità (Test colori di Luscher).

Gli strumenti sono espressivi perchè si vuole utilizzare la metafora, per dare la possibilità di esternare diversamente l’azione aggressiva subita o agita.

Il progetto vuole diventare presto una realtà a servizio delle vittime della violenza sostenendole nel rinforzare la propria rete di sicurezza.

Ci aspettiamo altri aggiornamenti dal gruppo di lavoro composto da Sonia Dionisi, Flavia Margaritelli ed Angelo Molino.

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