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Perché un laboratorio Terapeutico di Resilienza per superare il trauma post - violenza?


I have a dream .... ed è così che si prosegue sulla proposta di un programma di presa in carico in 6 tappe per poter esprimere e riformulare il proprio dramma, con la possibilità di evolvere emotivamente e mettere in azione un cambiamento benefico, con una nuova visione di se stessi e del contesto esterno.

Gli strumenti utilizzati diventano espressivi perché si vuole utilizzare la metafora, per dare la possibilità di esternare diversamente l’azione aggressiva subita o agita.

Obiettivo principale: sostenere la resilienza post trauma violenza, stando al fianco nei Servizi che si occupano delle “vittime” di Violenza.


In cosa consiste ?

Ecco lo Schema delle 6 tappe + follow up

Percorso: 6 incontri + 1 incontro di controllo secondo un modello a sei fasi Individuale in piccolo gruppo.

Conduttori: tre esperti ossia 1 Psicologa, 1 Psicoterapeuta, un Musicoterapeuta.

Ore considerate: 8 ore per ogni tappa (8 persone a rotazione) + 2 ore finali in focus group per il follow up.


1° incontro Prima Fase: Riconoscimento di un trauma irrisolto.

Fase a: psicologa/psicoterapeuta,

Fase b : musicoterapeuta,

Fase c : psicologa.

Strumenti: Mandala delle stagioni, colorato con l’obiettivo della misurazione del trauma che poi nella discussione verrà evocato.

Musicoterapeuta - obiettivo Attività: riconoscimento dei 5 sensi.

Riscaldamento attivo focalizzato sul respiro e sulla consapevolezza di piccoli movimenti.

In seguito tre distinte fasi con l’Ausilio di Musica Recettiva per la riscoperta dei vari Sensi (telo elastico e fazzoletti colorati in volo, carta crespa, prima conoscenza dello strumentario).

2° incontro - dopo 7 giorni Seconda Fase: messa in sicurezza.

Il tutore di resilienza - racconto e recupero emozioni della settimana riconoscere la sofferenza, piangerla e superarla.

2 aree di crisi possibili:

1) scompenso (perdita di controllo sulla sofferenza)

2) ostilità (invadenza squalificante).

Musicoterapeuta- obiettivo attività: riconoscimento a livello individuale corporeo delle emozioni primarie : somministrazione di brani di Recettiva Autobiografica, riconoscimento dei propri legami e vissuti musicali, restituzione con improvvisazione fisica utilizzando lo strumentario

3° Incontro dopo 10 giorni . Terza Fase: Condivisione del dolore.

Dare parole al dolore. Raccontarlo per Recuperare i vissuti di impotenza , terrore e solitudine per accompagnare il paziente al di là del titolo.

Fase intervento musicoterapeuta - obiettivo attività: dopo un primo esame delle passate esperienza di questi laboratori, sperimentazione strumentale.

Ricostruzione del percorso mentale sensazioni – emozioni – pensiero –azione.

4° incontro dopo 15 giorni. Quarta fase: costruire un racconto coerente ed equilibrato.

Racconto sistemico- 2 fronti da ricostruire per il terapeuta:

1) Aiutare il paziente a sfuggire polarizzazioni estreme

2) rete affettiva del paziente, ascolto empatico.

Necessità di scoprire un senso, una coerenza ...é la chiave dell’elaborazione del trauma.

Il senso diventa motore di resilienza che consente un ponte tra risorse: personali, ambientali e rilanciando i termini progettuali di sviluppo. Musicoterapeuta-obiettivo attività: riconoscimento a livello individuale corporeo del significato del senso del tatto.

cautela: contenimento gestione ansia: ripristino e recupero della prima esperienza tramite gli stessi materiali con un ‘esperienza supplementare con l’argilla.

5° incontro - dopo 15 giorni . Quinta Fase: Mai essere vittima.

Aiuto ed ascolto . Lavorare: l’ottimismo; l’autoefficacia, l’autostima, locus of control interno ; impegno, controllo e sfida.

Metodo: uso di strumenti analogici

Musicoterapeuta: musica immaginativa rilassante evocativa del benessere.

6° incontro dopo 15 giorni. Sesta Fase: Riconciliazione - non sempre possibile ma benefica.

La ricerca del senso.

Strumento: qualcosa che spinge all’evoluzione, una riflessione portata dal blasone oppure un mandala libero per dare l’impulso dell’azione e centrare il controllo all’interno.

Musicoterapeuta: riassunto del percorso totale e nuova improvvisazione Sperimentale con commistione dei vari materiali fisici e sonori.

Feedback Finale e verbalizzazione.

7° incontro dopo 40 giorni . Fase del controllo: follow –up .

scheda autovalutativa o colloquio esplorativo verifica coerenza del progetto. Tre esperti insieme.


Fonti di riferimento:

Osservatorio Salute e Sicurezza ha elaborato la proposta di un Protocollo di intervento sulle vittime di violenza detto P.e.r.l.a. (Protocollo Espressivo della Resilienza per Liberarsi dall'Aggressione) in fase di studio e applicazione, accanto alla proposta di Laboratori terapeutici di Resilienza contro la violenza, seguendo le riflessioni del modello di studio individuale – sistemico in Selvini, Matteo, Anna Maria Sorrentino, and Maria Chiara Gritti. "Promuovere la resilienza" individuale-sistemica". Un modello a sei fasi." Psicobiettivo (2012)

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