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Dal pensiero-corpo al corpo – pensiero: il potere traumatizzante delle relazioni e la musicoterapia






La parola trauma nel linguaggio comune si associa spesso ad un evento straordinario, al punto tale che la mancanza di rispetto o il subire umiliazioni rischiano di apparire, se non si è coinvolti in prima persona, meno importanti e “non traumatizzanti”.

In qualche modo si pone l’accento sul fatto che se è un fatto non straordinario, vuol dire che potevamo aspettarcelo o che forse è routine o peggio ancora che siamo noi a non essere flessibili, adattabili, capaci quasi che le relazioni non avessero influenza sulle proprie emozioni, il modo di pensarsi, di sentirsi efficaci.

Può definirsi traumatico un divorzio, essere lasciati, la perdita di un lavoro, ricevere la diagnosi di una malattia incurabile, la scomparsa di un proprio caro ma resta più difficile accettare che esistano esperienze di traumi psicologici che possano essere la conseguenza di rifiuti, colpevolizzazioni, giudizi ripetuti, umiliazioni.

Come funziono? In genere seleziono le informazioni, le interpreto, le integro e tutto questo fa parte del mio bagaglio quotidiano di apprendere dall’esperienza, consentendo nessi tra reti neurali cerebrali come se fossi un database ma non lo sono.

Le interazioni disturbanti suscitano emozioni che provocano reazioni neuroendocrine, reazioni fisiche, corporee che non rielaboro subito e non porto immediatamente alla mia consapevolezza.

L’idea che ho su di me, diventa il mio giudizio e quella che era tensione, tachicardia, rossore in viso, si trasformano in una barriera conoscitiva quasi che ci fosse un me e un sé.

A questo punto le sensazioni corporee e le emozioni continuano a permanere ben oltre l’esperienza e sono pronte e attive in situazioni simili, svolgendo una funzione non puramente adattiva al contesto specifico ma generalizzando e quindi riducendo la mia risposta comportamentale.

Sarà più semplice a quel punto, sprecare meno energia dandosi una uguale modalità di risposta; se mi sono convinta/o che “ valgo poco” , potrò organizzare tutte le mie esperienze future intorno a questa convinzione che, pur stando male nel mio sentire paura, tristezza, rabbia, angoscia, mi semplifica il modo di selezionare le informazioni proveniente dall’esterno.

Convertire questo corto circuito neurobiologico non è facile se ci si convince che la strada da percorrere sia quello del pensare...

Un modo per sbloccarsi non esiste in modo uguale per tutti ma una buona strategia da poter adottare e sperimentare potrebbe essere quella di iniettarsi delle nuove sensazioni corporee.

Partire dal corpo vuol dire, in qualche modo, far compiere il giro esperienza, pensiero – esperienza- corpo – esperienza- pensiero al contrario ossia esperienza-corpo- esperienza pensiero – esperienza – corpo e far girare le lancette del proprio orologio interno in senso inverso, alimentandosi di sensazioni benefiche che generano pensieri di benessere.

Come si può partire dal corpo ?

Attività sportiva, yoga, mindfulness, training autogeno ma anche, perché no, l’ascolto della musica in modo strutturato e scientificamente valido.

L’orecchio e il suo sentire, l’udito attivato dal suono, l’ascolto della melodia, del tono, del ritmo, tutto porta a riconnettersi al battito cardiaco, alla respirazione a ciò che di più antico ha registrato il nostro cervello quando eravamo nel grembo materno e sentivamo il cuore.

Accanto alle parole è possibile effettuare dei veri e propri percorsi, anche guidati, di esplorazione, senza timore di perdersi ma lasciandosi trasportare da brani appositamente studiati da seri competenti musico-terapeuti che sanno come attivare un reale rilassamento profondo.

Tra i tanti brani disponibili suggerisco di usare, da soli o durante una seduta di counseling psicologico, la sequenza di musiche che sono state create ed elaborate in un meraviglioso album (The Journey – Immaginative Music Therapy: The Four elements) che uso e che sono la rappresentazione del viaggio della Vita sulla Terra.

Sono dei brani creati essenzialmente per essere ascoltati in sequenza, proprio per il rilassamento profondo (e possono essere utilizzati anche per la riduzione dello stress post operatorio e del dolore nei pazienti oncologici ecc..).

Il percorso musicale prende spunto dagli elementi di acqua, terra, aria, fuoco.

Acqua: la vita inizia lì, gli elementi unicellulari diventano organismi complessi e iniziano a nuotare e nutrirsi nell’Acqua.

Terra: l’evoluzione porta la vita a camminare sulla terra , prima a 4 zampe , poi a piedi nudi. Colori caldi , marroni e gialli , poi foreste verdissime e vergini, nel momento in cui si diventa Homo Sapiens.

Aria: il Volo , la vita che prende Respiro , nuovi movimenti ed elevazione anche di grado Spirituale.

Fuoco: visto non come esplosione ma come sublimazione Alchemica dell’Essere. Il calore del focolare casalingo, la Famiglia che abbraccia il singolo, la Piena Realizzazione del Sè Consapevole .


Per il metodo di ascolto ecco alcuni indicazioni:


  • ogni brano dura circa 5 minuti e mezzo e la sequenza va ascoltata tutta di seguito per un totale di 25 Minuti circa.

  • È preferibile ascoltarlo in un ambiente silenzioso o sentito come proprio.

  • Meglio a occhi chiusi o che guardano in basso se si ascolta stando seduti e non sdraiati.

  • Se si sta vivendo un periodo particolarmente ansioso e stressante non interrompere la sequenza dei brani e respirare lentamente con una mano sul ventre oppure appoggiata sul cuore.

  • I vestiti devono essere comodi e preferibilmente stare scalzi.


Il mio suggerimento è di provare a mettersi in gioco, sperimentare, provare e andare oltre la propria zona di comfort che, a volte, può diventare disfunzionale nel renderci rigidi nei nostri meccanismi mentali e di adattamento all'ambiente.

Apprendere nuovi modi di rendersi efficaci nel prendersi cura di sé è sempre possibile, a qualsiasi età, in qualunque parte del mondo si stia.

Buona musica emotiva!


Fonti:

Questo articolo è riportato sul sito personale https://www.flaviamargaritelli.com ed anche sul sito https://www.osas.tv nell’ottica di far circolare semplicemente idee.


Riferimenti di approfondimento:

The Journey - Immaginative Music Therapy: The Four Elements

Angelo Molino & Gabriele Giuliani feat. Eleonora Serafini


https://play.google.com/music/preview/Bimf6nws2tflhgb7l2qpozlqfli?play=1


https://www.amazon.de/Journey-Immaginative-Music-Therapy-Elements/dp/B07VN632NS


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