
Teatro del bene...Essere
Il Teatro del bene Essere cosa è ?
di Claudia Borioni
Metodologia:
Il metodo utilizzato è basato sul metodo d’improvvisazione di Viola Spolin, da esercizi teatrali del ‘Teatro dell’Oppresso’
di Augusto Boal, dalle tecniche d’improvvisazione di Keith Johnstone e dal congiunto di tecniche apprese nel percorso di oltre 40 anni di professione teatrale da parte di Claudia Borioni che le ha fatto sviluppare un percorso personale.
L’improvviso è un’esperienza collaborativa per eccellenza (eccetto lo stand up comedy). ​
“Benessere, qualità della vita, star bene, allegria, “benestare” o star bene, insegnamento del benessere, felicità, gioia. Sono tutti sinonimi di quello che comunemente si chiama piacere” (Spaltro, 1995).
In altre parole benessere significa star bene con noi stessi e con le nostre parti in ombra, gestire le emozioni e rendere luminosi i pensieri. Star bene con il nostro corpo sperimentandone le possibilità e i limiti, accogliere ed essere accolti. Star bene con gli altri, saper gestire i conflitti con il mondo, aver rispetto e consapevolezza, aver curiosità di apprendere e voglia di giocare, divenire creativi … tutto ciò concorre alla realizzazione di un generale benessere che non investe solo il singolo, ma che continua la sua azione positiva nel mondo che lo circonda.
Obiettivi: molte cose non riescono a trovare espressione basata solo sulla parola.
In una conversazione o terapia è necessario usare il corpo, la voce, il suono.
È questo che il teatro del bene -Essere offre.
Senza voler intendere il teatro come terapia, giacché non è nato in questa chiave, le tecniche teatrali aiutano realmente l’individuo ad acquisire conoscenza dei suoi strumenti personali: corpo, voce, emozione, intuizione, immaginazione, ecc.
L’acquisizione di una maggior coscienza corporea e spaziale consente di percepire la propria fisicità nell'unità con la psiche, rendersi consapevoli delle proprie capacità comunicative come la postura, la propria gestualità personale, la voce, lo sguardo, l’espressività.
Le attività artistiche non rientrano normalmente nella prescrizione medica, ma è noto il guadagno terapeutico che queste pratiche sono in grado di produrre, spesso in modo sorprendente, e senza effetti collaterali.
​
Claudia Borioni
– attrice / regista / coach artistica
​
Figlia d’arte, sale per la prima volta a 5 anni
sul palcoscenico del Teatro Sistina di Roma
nello spettacolo allestito dalla scuola di arte drammatica L’Aquilone,
fondata da sua madre Giovanna Belotti.
Nel 1965 si é trasferita con la famiglia in Brasile,
dove ha sviluppato gran parte della sua carriera artistica. La sua formazione é avvenuta nei gruppi sperimentali, a cui ha aggiunto la danza classica, (Escola de dança clássica Maria Olenewa- São Paulo), danza moderna (Stagium ballet- SP). E´ stata allieva del famoso mimo Paulo Yutaka e ha frequentato corsi di canto, impostazione della voce e dizione.
Come attrice ha lavorato nei piú importanti teatri di São Paulo e Rio de Janeiro e partecipato a numerose tournée nelle principali cittá brasiliane e in Portogallo. Ha preso parte a numerosi lungometraggi di autori e registi brasiliani.
Nel 1982 la critica brasiliana si accorge per la prima volta delle sue qualità artistiche grazie al personaggio tragicomico interpretato nello spettacolo “Quem é que pode com um bode quando um bode pode?” di Fernando Limoeiro per la regia do Vladimir Capella, premiato direttore teatrale brasiliano. Ma è a partire dall’ 83 che si impone come protagonista di esperienze di avanguardia, diventate ben presto veri e propri movimenti cult nella scena teatrale brasiliana.
Dal dicembre 2012 risiede stabilmente a Roma. In Italia si è dedicata al lavoro di preparazione di attori e di studenti candidati agli esami delle principali scuole di arte drammatica, quali la Silvio D’Amico di Roma, il Piccolo e la Paolo Grassi di Milano.
E’ entrata a far parte della compagnia teatrale fiorentina “TEDAVI” diretta da Alessandro Riccio, con la quale ha partecipato allo spettacolo interattivo “Versus- L’eterna lotta del bene e del male” andato in scena nell’Abbazia a Settimo a Firenze a luglio 2014.
Nel 2014 ha realizzato un work shop sulla coscienza corporale con il centro studi “Prospettive mediterranee”.
Nello stesso anno, è stata chiamata dallo psichiatra Rodolfo de Bernart direttore dall’Istituto di Psicoterapia Familiare di Firenze e da allora ha iniziato una collaborazione annuale su “Coscienza e lettura corporale” con i psicoterapeutici impegnati nel percorso di specializzazione di psicoterapia familiare.
Nel 2015 il TEDAVI ha lavorato come attrice nel montaggio di ‘Don Giovanna’, scritto e diretto da Alessandro Riccio.
​
Dal 2014 è impegnata nello sviluppo del “Teatro del benessere”, progetto professionale che si avvale di tecniche teatrali per la crescita della coscienza corporea e la diminuzione dello stress.