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#nonvilasciamosoli


Come Associazione Osservatorio Salute e Sicurezza, siamo vicini a tante persone in questo momento di difficoltà, vicini a persone che sono decedute ed ai loro parenti, alle persone che soffrono ed ai loro cari, al personale sanitario tutto (medici, infermieri, tecnici, psicologi etc.) alle persone che lavorano nei mercati, supermercati, alimentari, forni, frutterie, alle forze dell’ordine, ai sacerdoti e ai religiosi, alle istituzioni, governanti e politici, ai giornalisti, alle persone che lavorano nel pubblico e nel privato e non possono permettersi di stare a casa, a coloro che fanno i volontari, etc., se dimentichiamo tante altre di categorie ce ne scusiamo.

A tutti e nessuno escluso, va a nome mio e di tutti i nostri professionisti dell’Associazione, il ringraziamento per quanto stanno facendo per rendere più facile la nostra vita in questo periodo turbolento e particolare.

Il nostro supporto psicologico, la nostra mission come Associazione, oggi vuole essere per quei genitori che si trovano a casa con figli della scuola primaria.

Leggendo però Vi accorgerete che i consigli possono essere validi anche per i ragazzi più grandi, dipende sempre dall’ambiente familiare, dal contesto dove ognuno abita e da particolari equilibri che ci sono nella vita di coppia e di famiglia.

Bene, in questo periodo siamo a casa bloccati da un Virus cattivo, invisibile e dalle regole che tutti conoscono e che la maggior parte fortunatamente rispetta; da slogan che ormai ripetiamo e scriviamo che sono diventati il nostro credo, tipo #iorestoacasa, #andràtuttobene, #nonmolliamo.

Siamo bloccati da giorni con un calendario che non ci aiuta, con la primavera che avanza inesorabile, con i fiori ormai sbocciati e con l’impossibilità di uscire a fare le normali cose, normali prima del 9 marzo.

Uscire a vedere un negozio, fare una passeggiata, giocare con gli amici, andare a bere qualcosa, andare a teatro, abbracciare qualcuno/a è diventato impossibile e tutto, se imposto, genera voglia di trasgredire, ma per fortuna capiamo che il rispetto dell’altro è importante.

Ma noi genitori come possiamo gestire al meglio i nostri figli? Come facciamo a dare delle regole se gli equilibri sono precari, con spazi molte volte piccoli e con il lavoro in smart working che si fa sempre più pressante e non ti permette di stare con i bambini, specie se noi genitori lavoriamo entrambi? Chi va a fare la spesa? Chi prepara il pasto? Quale programma si vede in televisione? Chi usa il PC e si mette nella stanza per evitare la confusione o perché solo in quella stanza prende la connessione? Chi gioca con i bambini? Chi segue il bambino dal punto di vista tecnico per il collegamento a distanza con le insegnanti? Chi lo segue nei compiti?

Come gestire le ansie e preoccupazioni di noi genitori? Quali sono e se ci sono delle regole o delle frasi che possono aiutarci in questo momento emergenziale, da dire ai figli?

Dall'esperienza di anni di lavoro dei professionisti dell’Associazione, dalle telefonate e dai colloqui effettuati in questo periodo particolare dal gruppo specifico di lavoro creato internamente su tali tematiche (composto da me Walter Lamanna, Flavia Margaritelli, Annalisa La Rocca, Luca Iovane, Francesca Forotti ; gruppo che non esaurisce tutti i componenti dell’Associazione), con i genitori, ci siamo accorti che fosse utile scrivere un vademecum in grandi linee per “facilitare” l’essere genitore in questo momento difficile dove i figli sono costretti a rimanere a casa forzatamente.

In pratica cosa sarebbe giusto dire o non dire per rassicurare i nostri bambini?

Cosa fare o non fare per vivere la quotidianità forzata?

Sappiamo che utilizzare un linguaggio semplice e accattivante senza spaventarli è importantissimo per renderli un po’ più consapevoli di cosa possono fare.

Vediamo in pratica delle frasi (non esaustive) che sono emerse su cosa dire, ricordando che è necessario dire sempre la verità, trovando il modo di essere sinceri senza turbarli:

Di seguito 10 frasi ricorrenti che abbiamo sentito:

  1. … ho visto che ti sei soffermato su questo particolare (xxx), come mai? Lo trovo anche io interessante (da dire)

  2. ….facciamo un disegno insieme. Cosa ti va di disegnare? (da dire)

  3. ….questo periodo è ottimo per dedicarci a qualcosa che ti piace (da dire)

  4. ….pure se questo è un periodo particolare, vedrai insieme ne usciremo fuori, andrà tutto bene (da dire)

  5. …so benissimo quanto è difficile per te ma attenersi alle regole è l’unico modo per tenere tutti al sicuro (da dire)

  6. oltre al virus, ti ci metti pure tu (non dire)

  7. …non fare così, fai soffrire mamma (non dire)

  8. ...se continui a comportarti male e a non ubbidire ti portano da… (non dire)

  9. …vai a vedere i cartoni basta che non rompi (non dire)

  10. …questa situazione mi genera ansia e preoccupazione (non dire)

Di seguito alcuni consigli sul fare o non fare, senza la pretesa di essere esaustivi:

  1. fornire spiegazioni brevi e sintetiche e non addentrarsi in discorsi lunghi con spiegazioni scientifiche,

  2. mostrare come proteggere se stessi ed i loro amici,

  3. rassicurarli sempre,

  4. ascoltare e rendersi disponibili ogni qualvolta si sentano inquieti,

  5. non inventare se non si è in grado di dare risposte,

  6. ricordare l’importanza delle misure igieniche. Questa è un’ottima occasione.

  7. ricordare che il bambino respira un clima di paura rispetto al problema, se inconsciamente gli viene trasmesso dal genitore,

  8. non stravolgere la routine,

  9. sottolineare l’importanza di non esagerare con la televisione, tablet e favorire piuttosto la modalità a tempo,

  10. lasciare spazio alla fantasia, fatevi aiutare in cucina a preparare gustose ricette, magari proprio quelle che piacciono tanto ai vostri figli.

Speriamo che queste frasi e questi consigli siano utili perché crediamo che la comunicazione nei confronti dei nostri figli deve essere chiara ed affidabile.

Questa epidemia ci sta facendo capire che non basta pensare solo a noi stessi, che è importante il recupero del senso del noi, stiamo diventando più coscienti della nostra vulnerabilità e anche della reciprocità e ci sta facendo capire quanto siano importanti, le relazioni familiari.

Non esitate a chiedere informazioni all’Associazione perché il nostro obiettivo oltre a prevenire e curare è anche rassicurare ed informare Insomma #nonvilasciamosoli.


dott. Walter Lamanna,

Responsabile Relazioni esterne, Organizzazione, Lavoro, Scuola dell’Associazione Osservatorio Salute e Sicurezza –

Consulente Senior, formatore ed esperto in comunicazione.


Si ringrazia lo staff di OSSERVATORIO SALUTE E SICUREZZA


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