Mi piace la parola Adulto, la preferisco e la uso quando voglio ricorrere ad una specie di buon senso che ci si aspetta da persone che hanno superato l'età adolescenziale.
L'etimo è incredibilmente agganciato proprio all'adolescente, adulto agg. e s. m. dal lat. adultus, part. pass. di adolescĕre «crescere» quindi indica Cresciuto.
Di fronte alle notizie, fake news, gossip, cronaca, pettegolezzi, dati che imperversano sui media, TV, social media mi chiedo se la nostra società sia adulta a sufficienza e preparata per stare ore ed ore a digerire tutta questa mole di informazioni veloci, immagini, video, stimoli visivi continui, stimoli uditivi senza poi il confronto sociale vero.
Siamo cresciuti a sufficienza come società che si interroga e anche in grado di decidere quando spegnere il proprio telefono?
Ho libri vicino al comodino che mi aspettano per essere letti ed è così benefico tornare a fantasticare con la propria mente.
A volte si fa fatica a capire il senso della storia che stiamo vivendo ma certamente nel sano silenzio possiamo elaborare un significato autentico proprio.
Prendiamola come sana abitudine: ogni tanto chiudiamo il telefonino e puliamo il panorama della mente.
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